IL "GPL" E LE TUBAZIONI INTERRATE ...

GPL

Come è noto, le caratteristiche del GPL sono tali da rendere la realizzazione degli impianti che lo utilizzano profondamente diversa da quella degli impianti alimentati a metano. La maggiore densità infatti, fa sì che questo gas si comporti, di fatto, in maniera simile ad un liquido, espandendosi verso il basso e saturando gli ambienti a partire dal pavimento. Tale caratteristica comporta quindi la necessità di precisi accorgimanti che consentano, in caso di perdita, il deflusso, in sicurezza, del GPL verso l’esterno.

 

Conoscendo le caratteristiche del gas sorge tuttavia spontaneo un dubbio: come realizzare delle tubazioni interrate? Esistono prescrizioni particolari, proprio in virtù della sua particolare densità? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

 

Due sono le normative da tenere in considerazione: UNI 7129 e UNI 7131. La prima, nota a tutti, raccoglie le indicazioni per la realizzazione di impianti, a metano o a GPL, alimentati da rete di distribuzione. La seconda invece raccoglie tutte le prescrizioni per l’installazione di bombole, bomboloni ed impianti interni da essi alimentati. Nello specifico, per impianto interno si intende tutto ciò che si colloca, per quanto riguarda le bombole, a valle dei raccordi di uscita delle stesse, mentre, per quanto concerne i bomboloni, tutto ciò che si trova a valle del gruppo di misura di utenza (questo escluso) e, in mancanza di quest’ultimo, della valvola di intercettazione generale dell'impianto (questa inclusa) da porsi immediatamente all'interno dell'alloggio.

 

Questa precisazione era necessaria in quanto le prescrizioni da seguire durante l’installazione variano proprio a seconda che la tubazione faccia o meno parte dell’impianto interno. In quat’ultimo caso infatti la UNI 7131 rimanda direttamente alla UNI 7129, assimilando l’impianto a quello che si dovrebbe realizzare se quest’ultimo fosse alimentato da una rete di distribuzione. In questi casi dunque, una tubazione interrata deve essere realizzata in una scavo di profondità 60 cm, ricoperta con sabbia e segnalata tramite nastro. Solo nel caso in cui questa profondità non possa essere rispettata, si deve prevedere una protezione meccanica sopra il tubo con tubi di acciaio, piastre in calcestruzzo o strato di mattoni pieni.

 

Una tubazione interrata non facente parte dell’impianto interno rientra invece nel campo di applicazione della UNI 9860, “Impianti di derivazione di utenza del gas”. Nella norma si specifica che la profondità minima d'interramento varia in funzione della specie dell'allacciamento e della sede di posa. Per esempio in una sede con traffico veicolare si passa dai 90 cm per una condotta di quinta specie ai 60 cm per una condotta di settima specie. Se la sede di posa non è invece soggetta a traffico veicolare (ad es. marciapiedi, giardini, aree urbane verdi, a 50 cm dalla carreggiata) la profondità di posa può ridursi fino a 40 cm.

 

Si tenga presente che queste indicazioni devono essere scrupolosamente rispettate compatibilmente con la quota di partenza in corrispondenza dell’allaccio della tubazione e con la presenza di eventuali ostacoli nel sottosuolo, che possono determinare la necessità di posa a quota inferiore rispetto alla profondità prescritta. Nei casi in cui la tubazione non possa essere interrata alle profondità minime indicate, è consentita una profondità minore, purché si provveda alla protezione della condotta (piastre di ferro, manufatti in calcestruzzo,ecc.)

 

Le tubazioni posate nello scavo devono comunque sempre trovare appoggio continuo sul fondo dello stesso per tutta la loro lunghezza. A questo scopo il fondo dello scavo deve essere piano e costituito da materiale uniforme, in modo da evitare possibili sollecitazioni meccaniche al tubo e, ove esistente, al rivestimento. A questo fine può essere utilizzato un letto di sabbia con spessore minimo di 10 cm. Anche in questo caso deve essere prevista la presenza degli appositi nastri di segnalazione.

 

Si tratta di accorgimenti che paiono più che ovvi, ma che, vista la natura particolarmente infida del GPL, è molto importante tenere in considerazione, in modo da realizzare impianti sicuri e duraturi nel tempo.

 

Ing. Alfero Daniele
Professional Team
Collaboratore tecnico