CONDIZIONATORI: NO PATENTINO, VIETATA LA VENDITA!

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Il patentino frigoristi e la certificazione di impresa continuano a far parlare di sé. Se inizialmente i controlli scarseggiavano e la scelta migliore sembrava quella di vivere nell’irregolarità, ultimamente le autorità stanno dedicando sempre maggiori attenzioni nei confronti di coloro che lavorano infischiandosene degli obblighi di legge. Ne è la dimostrazione la lettera, recapitata in questi giorni, che invita coloro i quali sono iscritti al registro Fgas, ma non sono in possesso della certificazione, a chiarire la loro posizione.


Tuttavia, al di là di ogni possibile verifica, il problema dell’illegalità continuerà a sussistere fintanto che sarà possibile procurarsi gas e condizionatori senza dover presentare il patentino. Infatti, se reperire il gas su canali “alternativi” diventa sempre più difficile, il problema persiste per i condizionatori, che vengono venduti, già carichi, anche a chi non ha il patentino e, cosa ancor più grave, a privati che ignorano totalmente quali siano le corrette pratiche di installazione! Il problema è reale e sussite principalmente quando i rivenditori degli apparecchi non sono grossisti specializzati, ma le grandi catene di rivenditori di elettrodomestici e la grande distribuzione (supermercati, brico center ecc.).


L’introduzione del nuovo regolamento europeo F-Gas n° 517/2014, ha acceso molte speranza negli installatori ligi alle regolamentazioni, in quanto chiarisce con precisione la questione: i condizionatori, se carichi, possono essere venduti esclusivamente a persone dotate di patentino del frigorista.
Il CAPO III del regolamento (Immissione in commercio e controllo dell’uso) all’articolo 11 (Restrizioni all’immissione in commercio) specifica infatti “le apparecchiature non ermeticamente sigillate, caricate con gas fluorurati a effetto serra, sono vendute agli utilizzatori finali unicamente qualora sia dimostrato che l’installazione è effettuata da un’impresa certificata a norma dell’articolo 10″. Sarebbe stata difficile una maggior chiarezza…


In altre parole il tipico split con unità esterna, non essendo un’apparecchiatura ermeticamente sigillata e richiedendo quindi un’installazione, può essere venduto a privati e/o utilizzatori finali (bar, negozi, ristoranti ecc.) solo se questi dimostrano che l’installazione sarà effettuata da un’impresa o da un operatore qualificato (in possesso di patentino e certificazione aziendale).
Per questo motivo, sia i privati che i soggetti giuridici, non in possesso di certificazione personale e/o aziendale, dovranno controfirmare, contestualmente all’acquisto, un modello certificato con il quale dichiarano che il sistema non sigillato, identificato con l’indicazione di marca e matricola, sarà installato da un’impresa dotata di certificazione in corso di validità. Chiaramente nel modello è indispensabile riportare anche i dati dell’azienda che andrà ad effettuare l’installazione ed il numero di certificazione. Per scoraggiare eventuali dichiarazioni mendaci, le autorità effettueranno dei controlli casuali per verificare la veridicità delle documentazioni ed è quindi fondamentale che il committente conservi con cura la fattura della ditta abilitata che ha eseguito l’installazione.


Il discorso è invece diverso per quanto riguarda le apparecchiature sigillate. Queste macchine infatti, non richiedono alcun intervento esterno per l’installazione, essendo del tipo “plug-in”. Il fatto che in questo caso l’installatore non è tenuto a maneggiare il gas, che non rischia quindi di essere disperso in atmosfera, pone la macchina al di fuori della regolamentazione di vendita sopra esposta. Attenzione però, perché questo non significa che tali apparecchiature siano al di fuori della regolamentazione F-gas. L’unica differenza dalle macchine non ermetiche risulta infatti essere la possibilità di vendita anche a soggetti non in possesso della certificazione, senza la necessità della compilazione del modello sopra descritto.


Su questo aspetto stiamo provvedendo a reperire un documento specifico di chiarimento emanato dal Ministero in modo da renderlo visibile anche a voi.


Speriamo quindi di aver fatto un po’ di chiarezza perché, probabilmente, il vero problema è la carenza di informazione, soprattutto nei confronti dell’utente finale. È mancata infatti, denunciano molti installatori, una campagna pubblicitaria massiva, che permettesse a tutti di comprendere le novità e l’importanza della regolamentazione F-gas. Tuttavia, lentamente ma inesorabilmente, le informazioni stanno filtrando anche verso i privati, che sempre di più pongono attenzione alle questioni ambientali ed al rispetto delle normative.

Ing. Alfero Daniele

Professional Team

Collaboratore tecnico