IMPIANTO IDRAULICO E RUMORE: CAUSE E SOLUZIONI

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Sembra assurdo, ma l'impianto idro-sanitario è una delle principali fonti di rumore all’interno della casa. I rumori infatti possono provenire dalle tubazioni, dalla rubinetteria, dagli apparecchi sanitari o anche dalle tubazioni per la ventilazione forzata dei bagni ciechi. Tuttavia, tutti questi suoni passano generalmente inosservati per varie ragioni: l’intensità sonora non è elevata, sono discontinui e, generalmente, si verificano in momenti della giornata in cui non arrecano eccessivo disturbo.


Esistono però molti casi in cui questi rumori cessano di essere un sottofondo poco fastidioso della nostra vita e diventano una grande fonte di stress. È questo il caso in cui le tubazioni comincino ad emettere fischi acuti e prolungati, che si verificano ad ogni prelievo d’acqua. Ed il fastidio aumenta quando il numero di questi ultimi è superiore, come, ad esempio, nel caso dei condomini.


Analizziamo quindi a cosa è dovuto questo fenomeno. Nelle tubazioni, lo scorrimento dell’acqua in pressione è disturbato dall’attrito sui tubi e dai cambiamenti di velocità e di direzione dell’acqua, che, in caso di prelievo, ne rendono turbolento il movimento e creano delle vibrazioni. Queste si propagano nel fluido, con la velocità di circa 1000 m/s, e nel tubo, con velocità variabile da 3000 a 5000 m/s a seconda del materiale usato. In realtà, se la velocità dell’acqua è modesta, il suo movimento è poco turbolento ed il rumore prodotto risulta praticamente trascurabile, tuttavia ciò implica, al fine di mantenere invariata la portata, l’adozione di tubi molto grossi, cosa non sempre fattibile.

 

Anche il materiale utilizzato influisce sulla trasmissione del rumore: il rame, ad esempio, emette un suono di 46 dB quando la velocità dell’acqua è di 3,4 m/s, mentre, nelle stesse condizioni, si ottengono per la plastica 41 dB, per l’acciaio 38 dB, per il piombo 39 dB e per il rame con rivestimento plastico 29 dB. I collegamenti rigidi comunicano poi una parte dell’energia alle strutture e queste producono un rumore aereo, non solo nel locale che contiene la tubazione, ma anche in quelli vicini.

 

Questa situazione si verifica in tutte le tubazioni, però solo alcune generano rumori fastidiosi: perché? In realtà tutte le tubazioni generano rumore, solo che noi le sentiamo solo quando le vibrazioni diventano consistenti ed il livello sonoro aumenta. Questo accade, in genere, quando la pressione nelle tubazioni risulta troppo elevata, o quando sono presenti depositi di calcare o curve che restringono il passaggio dell’acqua e ne disturbano il flusso. Le vibrazioni aumentano inoltre quando i rubinetti non vengono aperti completamente, perché in questo caso la turbolenza diventa mggiore. Ma a volte il problema è nel rubinetto stesso, in quanto, per una pressione data, il rumore dipende dal suo profilo interno, che deve essere il più possibile idrodinamico e cioè con cambiamenti progressivi di sezione e di direzione. Queste caratteristiche si ritrovano, in generale, su tutti i rubinetti nuovi, ma non sompre in quelli più vecchi, dove incrostazioni di calcare o ruggine possono disturbare il flusso.

 

Il rimedio più ovvio è quello di prevedere un riduttore di pressione all’ingresso degli appartamenti, in modo da ridurre la turbolenza a monte dei luoghi dove curve e strozzature sono più frequenti. Purtroppo però, questa non è sempre la soluzione vincente. Perché? Difficile, se non impossibile, dirlo. A volte infatti una minima strozzatura provoca rumori fortissimi, mentre un’altra, molto più grossa, non arreca alcun disturbo: tutto dipende da come sono stata ancorate le tubazioni e dal loro percorso. L’unica soluzione, in questi casi, è procedere per tentivi, cercando di individuare il pezzo (rubinetto, curva, flessibile, ecc.) che causa il problema e sostituendolo. Se però non si riesce in questa impresa, non resta che appoggiarsi a soluzioni alternative, che aggirano l’ostacolo, come, per esempio, l’aggiunta di un rompigetto, che riduce la velocità dell’acqua e conseguentemente il rumore.

 

Se invece risulta impossibile ridurre le vibrazioni, si può cercare di ostacolarne la propagazione. Come? Per impedire che l’energia si propaghi lungo una sbarra si deve tagliarla ed in questo caso si adotta la stessa soluzione. Il tubo può quindi essere tagliato in un punto e collegato da un manicotto elastico, che disposto, ad esempio, tra il rubinetto ed il tubo, smorza quasi del tutto le vibrazioni.
Queste ultime, però, come abbiamo già detto, si trasmettono sia attraverso il tubo, che attraverso l’acqua: quindi, nonostante l’inserimento del manicotto, la vibrazione dell’acqua rimane invariata e, a poco a poco, si ritrasmette alla tubazione, che riprende ad oscillare. Perciò, alla distanza di circa 6 m dal primo taglio, se ne rende necessario un secondo e così via. Di conseguenza, nel caso di una colonna montante, si collocherà un manicotto in ogni piano, all’ingresso dei singoli appartamenti, in modo da limitare il rumore ad un solo alloggio.

 

Tuttavia, anche questa soluzione potrebbe non essere sufficiente. Gli ancoraggi delle tubazioni infatti, trasmettono molto bene le vibrazioni alle pareti, che, a loro volta, possono fungere da cassa di risonanza. Per eliminare questo inconveniente si deve dunque desolidarizzare la rete dal muro. Ciò si ottiene in due modi: con un collare di materia plastica oppure disponendo uno strato elastico tra il collare ed il tubo. Le precauzioni però non devono essere limitate al fissaggio dei tubi, ma vanno estese anche ai loro attraversamenti delle pareti, che devono essere isolati mediante guarnizioni elastiche.

 

Un problema quindi di difficile soluzione, soprattutto negli impianti datati, ma molto pericoloso. Se infatti quello che generalmente colpisce è il rumore, questo è solo un effetto collaterale, essendo il vero problema le vibrazioni. Queste infatti possono causare, alla lunga, danni, anche gravi alle tubature, provocando rotture e perdite, causa di ingenti spese di riparazione.

 

Ing. Alfero Daniele

Professional Team

Collaboratore tecnico